Per svolgere il mestiere di motion designer, così come quasi tutti i mestieri creativi o comunque legati al mondo digitale, esistono due modi: lavorare da dipendente in uno studio/agenzia, oppure mettersi in proprio e fare il freelance.
In realtà spesso la differenza è meno netta di quanto si pensi, e un professionista nella sua carriera può decidere di passare da una parte all’altra della forza in base alle proprie esigenze e obiettivi.
Vediamo brevemente quali sono i pro e i contro di queste due possibilità:
I pro di essere Dipendente in uno studio.
- Stabilità / Sicurezza economica.
Questo è forse il punto più importante che fa ricadere spesso la scelta per il lavoro dipendente: alla fine di ogni mese si riceve lo stipendio che si è deciso in fase di contratto, al netto delle tasse (che quindi non sono un problema da affrontare), e anche in periodi più bui per l’azienda, il pagamento è assicurato (o perlomeno dovrebbe esserlo).
Ah, quasi dimenticavo: ferie e malattia pagate!
Attenzione: a meno che tu non sia dipendente del pubblico, in realtà questa “sicurezza” è sempre legata al rischio d’impresa del capo! Ergo, se le cose vanno male e c’è bisogno di tagliare il personale, questa sicurezza potrebbe venir meno!
- Colleghi / Contaminazione
Solitamente in uno studio o agenzia lavorano tante persone diverse; altri motion designer, art director, grafici, illustratori, copywriter, account, commerciali, ecc.
Lavorare ed essere in contatto con altre persone è molto utile sia dal punto di vista professionale, ma anche umano e personale. Potersi confrontare con i colleghi ci porta a crescere come professionisti, e scherzare e scambiare due chiacchiere ci rende più sereni e pronti ad affrontare una nuova giornata lavorativa.
- Puoi rilassarti e fare solo il tuo lavoro!
In uno studio solitamente ci sono uno o più account e commerciali, che hanno il compito di trovare e gestire i clienti. Per non parlare di tutta la parte amministrativa e burocratica: anche per questa ci sono delle figure apposite!
Spesso ognuno ha un ruolo ben preciso, questo vuol dire che tu puoi dedicarti solo a ciò che sai fare meglio, ossia creare e animare!
- Puoi lavorare a progetti più grandi
Essere in tanti in uno studio ben avviato e costruito spesso vuol dire possibilità di lavorare a progetti più grandi e complessi, che una persona da sola difficilmente potrebbe affrontare.
I contro di essere dipendente in uno studio
Premessa: che ve lo dico a fare: c’è studio e studio!
Ci sono quelli più creativi e moderni, che hanno molto a cuore i propri dipendenti e offrono loro formazione, svago, crescità, responsibilità, ecc., ma esistono anche studi in cui il dipendente è solo un numero tra tanti.
- Non hai il controllo del tuo tempo
Essere dipendente significa avere un orario di inizio e fine lavoro tassativi e non decisi da te. Inoltre, se ci sono scadenze o urgenze, il capo potrebbe richiedere di lavorare oltre l’orario di lavoro o nel weekend. E non sempre ci si può rifiutare senza problemi!
- Non hai controllo sui clienti / progetti
In uno studio, quello che il tuo capo ti dice di fare, si fa; non puoi rifiutare un cliente perché non è in linea con i tuoi valori, o un lavoro perché è noioso e ripetitivo.
Ovviamente ciò non significa che i progetti in uno studio siano sempre così, però il fatto è che non dipende da te.
- Non hai controllo sulle altre persone con cui lavori
Se non vai d”accordo con il tuo capo o con i tuoi colleghi, c’è poco che tu possa fare. Stringi i denti e aspetta che arrivino le 19 per scappare dai tuoi cari!
I pro di essere Freelance
- controllo del proprio tempo
Da freelance, solitamente, non hai un contratto che definisce i giorni e gli orari di lavoro, ma ti puoi creare il tuo calendario personalizzato.
Dai il tuo meglio la mattina e al pomeriggio sei stravolto e preferisci dedicarti ad altro? puoi decidere di lavorare solo la mattina, e mettere al pomeriggio le pratiche più semplici da sbrigare:
Sei invece una di quelle persone che fino alle 11 stanno ancora nel mondo dei sogni? niente ti vieta di dormire fino a mezzogiorno e lavorare fino a notte fonda!
L’importante è trovare il proprio metodo per lavorare al meglio e garantire ai propri clienti il miglior risultato possibile!
Vuoi prenderti due settimane di vacanza nel mezzo di giugno così ti eviti la ressa di ferragosto? nessuno può vietartelo, pui gestire i tuoi clienti e i tuoi progetti in modo tale da partire senza avere ansie!
Attenzione: ovviamente tutto dipende dal tipo di rapporto che abbiamo creato con i nostri clienti: per esempo se collaboriamo con agenzie o studi, è bene comunicare sempre al meglio i propri orari e disponibilità, e a volte ci tocca sottostare alle loro regole.
- libertà di scelta dei clienti e dei progetti
Uno dei pro migliori per i freelance, a mio modo di vedere, è la possibilità di dire NO! Ma chi direbbe mai di No a un possibile cliente? ecco alcune motivazioni:
- Il cliente non condivide i tuoi valori.
Gioco d’azzardo, industria del tabacco, o aziende che sfruttano persone o animali. Se sono realtà con cui non vuoi avere a che fare, non sei obbligato a lavorarci insieme.
- Il budget non c’è o non è adeguato.
Ci sono tanti motivi per poter accettare un lavoro a basso budget: magari si tratta di un lavoro per un’associazione non-profit che fa cose che ci piacciono, oppure ci permetterebbe di raggiungere una grande popolarità (la famosa “visibilità”), ma ciò dev’essere sempre una nostra scelta consapevole!
- Vogliamo dedicare il tempo a noi stessi.
Ogni tanto è giusto prendere del tempo per noi stessi, ricaricare le batterie e dedicarsi alle proprie passioni. Se accettiamo ogni lavoro senza lasciare un po’ di tempo per noi, il rischio di finire in burn-out è altissimo!
Ovviamente per arrivare a questa bellissima condizione, bisogna avere le spalle coperte, essere consapevoli dei propri mezzi, e delle proprie possibilità, ma in realtà non è mai troppo presto per rifiutare un lavoro che non ci convince.
- lavoro da remoto
Generalmente il freelance può lavorare da ovunque. Ha solo bisogno del suo pc e di una buona connessione internet.
Questo ci permette di gestire autonomamente i tempi e gli spazi, ci fa risparmiare tempo e soldi sugli spostamenti casa/lavoro e ci permette di lavorare anche con realtà anche lontane dal nostro domicilio.
vuoi lavorare da casa? Puoi!
vuoi lavorare sulla spiaggia e così appena stacchi possono andare a fare il bagno al mare? Puoi!
Preferisci andare a lavorare in ufficio presso i tuoi clienti? Puoi!
Non c’è una soluzione giusta e una sbagliata, ma la cosa bella è che possiamo scegliere noi.
I contro del lavoro da Freeance
- incertezza / instabilità
Essere freelance significa accettare di non avere nessuna “sicurezza” del lavoro.
Possono esserci settimane così vuote di lavoro che ti faranno rimpiangere di aver aperto partita iva, ma ci possono anche essere settimane talmente piene di lavoro che ti faranno rimpiangere di aver aperto partita iva.
Il segreto è godere al meglio di tutte le situazioni che stanno tra questi due estremi!
Impegnarsi al meglio nei periodi morti per lavorare ai propri progetti, contattare clienti e fare networking, e dare il massimo e gestire al meglio il proprio tempo nei periodi più pieni è la strada da seguire.
- dover gestire tutto: clienti / amministrazione
Essere freelance significa anche essere responsabile del procacciameno e il rapporto con i clienti e della gestione amministrativa e economica. Il lavoro creativo diventa solo una delle tante cose da fare. Fortunatamente ci sono tool e buone abitudini che ci permettono di affrontare al meglio le varie fasi del lavoro.
- solitudine / progetti piccoli
Ho deciso di unire questi due contro perché hanno una base comune: il freelance, spesso, è una one man band: lavora da solo e segue progetti in autonomia. Ciò può portare però a momenti di solitudine in cui manca il confronto con altri professionisti, e questo può causare problemi sia dal punto personale che professionale.
inoltre, il fatto di lavorare da soli può anche portare all’impossibilità di procurarsi progetti grandi e ambiziosi, limitandosi a lavoretti più semplici.
Questi due contro sono però facilmente affrontabili e superabili in modo similare, ossia facendo networking, conoscendo altri colleghi freelance sia del nostro campo che di altri settori, e confrontarsi regolarmente; in questo modo si può ovviare sia al problema della solitudine e mancanza di confronto, che a quello della gestione di progetti complessi, perché si può creare un team di freelance e approcciare progetti più ambiziosi insieme.
Conclusione
Io, al momento della stesura di questo articolo, sono freelance, e lo sono da quasi 3 anni, ma in precedenza ho lavorato in studio come dipendente per almeno 9 anni.
Secondo me, al netto dei pro e dei contro che ho elencato, non ci sono poi grandi differenze tra il lavoro dipendente e il lavoro da libero professionista: se si vuole essere degli ottimi professionisti bisogna mettere in pratica alcune tecniche:
- buone abitudini
- gestione del tempo
- investimento nella formazione e nei propri progetti
- confronto costante con colleghi
- attenzione alla sfera economica (spese ed entrate).
Ciò che più conta è essere dei Professionisti con la P maiuscola, e fare in modo che i clienti vogliano collaborare con noi; se poi questa collaborazione avverrà tramite contratto da dipendente o come freelance, più siamo “bravi” e più potrà essere una nostra scelta.